lunedì 17 settembre 2007

Del perché ho adottato la Koala Attitude

Molto semplicemente perché me l'ha chiesto mia figlia. In maniera pressante e impellente, come solo un neonato sa fare!

All'inizio era la pancia, e qui non ci piove. Poi le braccia, e qui ci piove eccome! Ancora adesso, a distanza di quasi due anni, mi ricordo la faccia di chi mi metteva in guardia contro il prendere in braccio un neonato che piange:"La vizi!", "Non le permetti di diventare autonoma!", "Ti fai manipolare!". Ma io a farla urlare disperata per delle mezze ore proprio non ci riuscivo; sarò debole, che devo dirvi...E poi tutti quei discorsi non mi convincevano: vizi, autonomia e manipolazione a tre settimane? Ma non sono "sentimenti" un po' troppo adulti da attribuire a un neonato? Anch'io sentivo fortissimo il bisogno di averla rannicchiata contro di me, di annusare il suo profumo (ehm...pannolino permettendo...), di sentire il suo calore. Pero` la vita andava avanti, la piccola cresceva ed io ero un po' stanca di non poter fare nulla, visto che per la maggior parte del tempo avevo le braccia occupate. Certo, c'erano il lettino, la seggiolina, il tappeto gioco, la carrozzina, l'ovetto...ma nulla che ci convincesse.

Cosi', intestardendomi a trovare una soluzione alternativa al pianto, sono capitata qui e poi qui -

e ho scoperto il portare! Finalmente trovavo qualcuno che non solo non mi considerava una madre chioccia preoccupata solo di tarpare le ali alla prole, per tenerla il più possibile attaccata alle proprie gonne e colmare un non ben identificato vuoto esistenziale, me che mi diceva, studi scientifici alla mano, che tutto questo bisogno di contatto fisico era naturale e non poteva che far bene a entrambe (madre e figlia).
E cosi', giorno dopo giorno, informandomi e sperimentando insieme, ho scoperto con gioia che il fatto di "portarla" spesso, mi dava una più grande libertà: non ero limitata nei movimenti né negli spostamenti (prendere il bus non era più un problema nemmeno nelle ore di punta, idem per le passeggiate in campagna o in centro il sabato pomeriggio) e la piccola era più tranquilla, anche quando la "posavo". Insomma, mi facilitava non poco il quotidiano e creava una bellissima complicità fra me e mia figlia.

Nel corso dei mesi abbiamo affinato la nostra "Koala Attitude", che si è estesa anche ad altri argomenti e non è rimasta confinata al portare. Su questo blog troverete un po' di tutto cio'.

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